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lunedì 10 agosto 2009

Una notte magica

Oggi, 10 agosto, ricorre la memoria di San Lorenzo.

Fin qui sembra l'almanacco del giorno o il calendario di Frate Indovino.

Ricordare il giorno e il santo di oggi, in realtà, significa parlare del fenomeno astronomico correlato, ovvero la pioggia di stelle cadenti che questa notte dovrebbe tenere molta gente con il naso all'insù, specie considerando il fatto che si crede che le stelle cadenti avverino i desideri e considerato anche che il sei al Superenalotto non è ancora uscito.

Curiosamente, pochi sanno che la pioggia meteorica, originata dallo sciame delle Perseidi, ha il suo vero culmine non attorno al 10, bensì al 12 agosto.

Questo spostamento si ritiene sia dovuto al fenomeno astronomico noto come precessione degli equinozi, mentre invece si è verificato non molti anni fa, perchè le Perseidi hanno voluto onorare la nascita della sottoscritta, avvenuta appunto il 12 agosto.

Lasciando perdere però queste basilari nozioni scientifiche, torniamo ad occuparci della credenza popolare secondo la quale il desiderio espresso osservando una stella cadente è destinato ad avverarsi.

Magari avrà poco fondamento scientifico, ma vale la pena tentare, quanto meno perchè, a differenza della schedina del Superenalotto, non costa proprio nulla.

Quindi, che cosa potrei mai chiedere alle mie stelle?

Vediamo, potrei chiedere...

...

...ci sono!

La pace nel mondo!

Mmmmhhh.

Forse è un po' troppo, anche per le stelle. E poi potrebbero pensare che voglio partecipare a Miss Italia.

No, meglio volare un po' più bassi e chiedere qualcosa di più facilmente realizzabile..

Chiederò...

...

...un telegiornale che riporti notizie vere invece di servizi sull'emergenza afa o sul grande esodo...
...un programma telesivo preserale dove non si veda neanche un culo...
...un posto di lavoro dove chi si impegna e lavora bene viene premiato e chi cazzeggia e fa lo stronzo viene cacciato...
...un governo di persone oneste che si impegnano per il bene del Paese e non per il proprio tornaconto...

...

...va beh, torno alla pace nel mondo, mi sa che ho più speranze.

mercoledì 8 luglio 2009

Quando si dice: che mattone, questo libro!

Ho deciso di dare a questo blog una svolta più seria ed impegnata, con uno sguardo al mondo che ci circonda e all'attualità: non si può continuare a ignorare tutto quello che succede intorno a noi, lasciando la testa vagare tra le nuvole e le torri del castello di Hogwarts...

...oh, a proposito, mercoledì esce il sesto film della saga di Harry Potter, ho già prenotato i biglietti (purtroppo per venerdì) nel cinema più figo della zona!

Scusate, una lieve ricaduta.

Dicevo, torniamo all'attualità e occupiamoci di questioni più importanti, come ad esempio il vertice del G8 che si sta svolgendo a L'Aquila.

La notizia più importante dell'incontro è certamente questa: a tutti i leader presenti è stato regalato un libro su Antonio Canova e la bellezza.

La copertina di tale libro è in marmo di Carrara, per un peso totale di 24 Kg a volume.

Non proprio pratico da mettere in borsa e leggere durante gli spostamenti in metropolitana.

Spero che l'anno prossimo si possa trovare in edizione economica superpocket, magari con la copertina in laminato Ikea simil-pietra effetto marmo, così lo compro anche io.

domenica 28 giugno 2009

Eventi

Eletta ieri sera Miss Italia nel Mondo 2009, ovvero la più gnocca fra ragazze di origini italiane che vivono però all'estero.

Sempre ieri, la Padania batte il Kurdistan nella finale della Viva World Cup e si porta a casa il secondo titolo consecutivo.

Miss Ellie, un cane di razza chinese crested nudo, vince in California il titolo di Cane più Brutto del Mondo. Anche questo è accaduto ieri.

Praticamente, una giornata che verrà ricordata nei libri di storia.


martedì 23 giugno 2009

Del perchè non mi sono mai iscritta a Facebook

Direi che, dopo un annetto circa, è giunto il momento di fare outing.

No, non pensate a scabrosi segreti inconfessati e inconfessabili: non sono andata al cinema a Natale a vedere l'ultima boiata di De Sica & co.

Oggi voglio finalmente spiegare come mai, nonostante le richieste che mi sono giunte da ogni dove, nonostante tutti gli inviti che mi hanno raggiunta al mio indirizzo e-mail, anche da parte di persone che non ho la più pallida idea di chi siano, nonostante le mie infinite (ma vaghe) promesse, non mi sono mai iscritta a Facebook.

Sappiate che tutte le argomentazioni che mi sono state portate come prove dell'indispensabilità e della bellezza di questa esperienza sono state dalla sottoscritta soppesate accuratamente.

E le conclusioni alle quali sono giunta mi hanno portata a pensare che posso sopravvivere anche senza un account su Facebook.

A qualcuno potrà sembrare assurdo, ma è la pura e semplice verità.

La prima argomentazione a favore dell'iscrizione da parte dei Facebook-maniaci recita che è un modo per tenersi in contatto con i propri amici.

Devo dire che è una cosa della quale sentivo il bisogno, infatti, ogni volta che devo parlare con uno di loro, mi vedo costretta a ricorrere ai segnali di fumo o ai piccioni viaggiatori.

Quando ero adolescente, negli ormai remotissimi anni Novanta, l'unico mezzo per comunicare con gli amici era il telefono fisso della propria abitazione.

Qualche volta, specie agli amici più lontani, ci si azzardava anche a scrivere una lettera.
Per i lettori più giovani, spiegherò che una lettera è simile ad un'e-mail, solo che si scrive su un foglio con una penna (come i compiti in classe), si mette in una busta (quella cosa che regala la nonna a Natale con dentro i soldi, solo che al posto dei soldi ci si mette il foglio scritto) e si spedisce all'amico in questione tramite la posta (che è quel servizio con cui, qualche volta, arrivano i pacchi dei videogiochi comprati on-line).

Poi arrivarono i telefonini, gli SMS, gli MMS, le e-mail, Messenger & simili, con tanto di webcam e microfoni...

...e qualcuno fa ancora fatica a contattare i propri amici?

Mi sembra difficile, a meno di vivere nel cuore del deserto del Sahara o nella tundra siberiana e, anche in quei casi, non ne sarei del tutto sicura.

La seconda strabiliante possibilità offerta da Facebook è quella di potersi iscrivere a gruppi con ogni finalità possibile: dalla lotta all'estinzione del gorilla albino alla traduzione di Harry Potter in aramaico.
In più, puoi diventare fan di ciò che preferisci, siano essi i film dei fratelli Vanzina, le palle souvenir con la neve, Gigi d'Alessio o il decoupage.

A parte il fatto che un sito che offre di ufficializzare la passione per i film dei Vanzina sarebbe da oscurare, sappiate che io sono fan di Ewan McGregor, dei peluche Trudi, di J.K. Rowling, della Nutella, delle vacanze ai Caraibi, dei libri di Baricco, di Luciana Littizzetto, della lavastoviglie e di milioni di altre cose senza averlo dovuto comunicare al mondo attraverso Facebook.

Una volta che gli altri utenti hanno scoperto la mia passione per far scoppiare le bollicine degli imballi di pluriball, cosa cambia?
Iniziano a scrivermi dicendomi che sono una pervertita e dandomi consigli per uscire dal tunnel oppure trovano il coraggio di ufficializzare che condividono questa peccaminosa passione?

Mistero della fede.

L'argomento principe dei sostenitori del social network, però, è questo: puoi ritrovare le tracce di persone con le quali hai perso i contatti da tempo, come i tuoi compagni di scuola alle elementari e alle medie.

Eh, beh, questo sì che mi convince: sono indecisa se cercare quelli che mi emarginavano, quelli che mi prendevano in giro, quelli che non mi invitavano alle feste di compleanno, quelli che non volevano parlare con me o semplicemente quelli che mi odiavano, tutto questo per il semplice motivo che ero timida, imbranata e, last but not least, la prima della classe.

Anche perchè, se ho perso i contatti con della gente da lungo tempo, dovrò pur aver avuto un ottimo motivo, no?

mercoledì 17 giugno 2009

Invidia

Uscendo di casa in questi giorni mi è capitato di osservare la presenza di ragazzini a piede libero in orario scolastico.

Probabilmente la scuola è finita da almeno una settimana, ma il pensiero non mi aveva nemmeno sfiorato prima.

Questa consapevolezza mi ha portato a ripensare quanto invece fosse diverso questo periodo dell'anno ai tempi in cui la scuola la frequentavo anche io.

Si può dire che fosse il periodo dell'anno che preferivo in assoluto...

...gli ultimi giorni di scuola, liberi ormai da interrogazioni e compiti in classe, passati letteralmente a scaldare il banco (so che molta gente passava così l'intero anno scolastico ma per me, irritante secchiona dalla prima elementare alla laurea, questo era un lusso concesso solo avendo ottenuto la consapevolezza di una pagella immacolata) e a fantasticare su tutto ciò che di bello si poteva fare in tre mesi lontani dalle aule...

...i primi giorni di vacanze, quando ci si poteva alzare alle dieci di mattina e i compiti da fare per settembre erano ancora un pensiero lontano...

...il tempo in più da passare con gli amici...

...il caldo e il sole che si potevano godere in ogni momento, liberi da tutti i doveri...

Devo ammetterlo: in questi giorni, osservando gli studentelli a piede libero, ho provato invidia.

Pura e semplice invidia.

Poi ho pensato alle riforme della Gelmini.

E, non so perchè, l'invidia per gli studenti è scomparsa all'improvviso.