Ho un problema di sfasamento temporale.
O meglio, o ce l'ho io, oppure ce l'hanno i negozianti, almeno alcuni.
Spiegazione.
Da shoppingatrice professionista, sono solitamente ben informata sulle date più importanti dell'anno, ovvero l'inizio delle stagioni dei saldi.
In questo caso, dei saldi estivi 2009, che, nella mia regione, si inaugurano come da tradizione il primo sabato di luglio, nella fattispecie il 4 prossimo venturo.
Da alcuni anni a questa parte mi ero anche ormai abituata a veder spuntare, nella maggior parte dei negozi, un paio di settimane dopo questa fatidica data, le anticipazioni della collezione autunno-inverno: o meglio, evitavo di farci caso, perchè vedere giacche modello "conquista del Polo Nord" e maglioni ottenuti direttamente dal vello delle pecore a metà luglio mi causava non pochi scompensi emotivi.
Quest'anno, però, è stata l'apoteosi ed è capitata durante una delle mie ricognizioni pre-saldistiche (visite ai centri commerciali poco prima dei saldi per individuare i primi bersagli da cercare il fatidico giorno), a una settimana dall'inizio dei saldi: la vetrina di un negozio completamente addobbata con giacche e stivali di pelle nera, gonne di velluto e maglioni di cachemere e la scritta: anticipazioni inverno 2009-10.
A questo punto, l'unico pensiero che mi rimane è: non vedo l'ora che sia settmebre.
Così potrò acquistare il costume da bagno e il pareo per le vacanze.
Dell'estate 2010.
O meglio, o ce l'ho io, oppure ce l'hanno i negozianti, almeno alcuni.
Spiegazione.
Da shoppingatrice professionista, sono solitamente ben informata sulle date più importanti dell'anno, ovvero l'inizio delle stagioni dei saldi.
In questo caso, dei saldi estivi 2009, che, nella mia regione, si inaugurano come da tradizione il primo sabato di luglio, nella fattispecie il 4 prossimo venturo.
Da alcuni anni a questa parte mi ero anche ormai abituata a veder spuntare, nella maggior parte dei negozi, un paio di settimane dopo questa fatidica data, le anticipazioni della collezione autunno-inverno: o meglio, evitavo di farci caso, perchè vedere giacche modello "conquista del Polo Nord" e maglioni ottenuti direttamente dal vello delle pecore a metà luglio mi causava non pochi scompensi emotivi.
Quest'anno, però, è stata l'apoteosi ed è capitata durante una delle mie ricognizioni pre-saldistiche (visite ai centri commerciali poco prima dei saldi per individuare i primi bersagli da cercare il fatidico giorno), a una settimana dall'inizio dei saldi: la vetrina di un negozio completamente addobbata con giacche e stivali di pelle nera, gonne di velluto e maglioni di cachemere e la scritta: anticipazioni inverno 2009-10.
A questo punto, l'unico pensiero che mi rimane è: non vedo l'ora che sia settmebre.
Così potrò acquistare il costume da bagno e il pareo per le vacanze.
Dell'estate 2010.