venerdì 18 dicembre 2009

Ritorno alle origini

Non è che so bene perché.

Forse perché anche di qua non scrivo più da un secolo.
Forse perché, essendo sfigata di natura, è naturale avere un blog di là e non altrove.
O forse perché il primo blog, come il primo amore, non si scorda mai.

Sta di fatto che oggi, senza un preciso perché, ho deciso di tornare di là.

Comunque adesso ho avvisato anche di qua.

Così, se qualcuno mi cerca di qua, può trovarmi di là.

E spero di restare per un po'. Di cose da raccontare ne ho. Di tempo non so. Vedremò (l'accento è per la rima).

lunedì 12 ottobre 2009

Passi...

Sì, lo so.
Ne sono consapevole da anni.
Però c'è un limite a tutto.

Passi piangere per Ghost: credo sia capitato a tutte le donne del pianeta, o quasi.
Passi piangere per Titanic: ci hanno fatto pure una recente pubblicità.
Passi piangere per Shakespeare in Love. E passi continuare a farlo singhiozzando mentre si esce dal cinema.
Passi piangere per Moulin Rouge!: in fondo, è il mio film preferito.
Passi anche piangere per La Bella e la Bestia: e chi l'ha detto che un cartone animato non può commuovere?
Passi piangere per Il Signore degli Anelli: ha smosso tutte le mie emozioni, non poteva certo mancare questa.
Passi piangere per P.S.: I love You: sfido chiunque a rimanere impassibile. E passi anche che durante quel film credo di avere stabilito il record mondiale di lacrimazione da spettatrice cinematografica.
Passi piangere per tutti gli altri film per i quali ho pianto e che ora non mi ricordo, visto che sono decine.

Ma piangere per una soap opera tedesca, guardata pure in lingua originale, no: non è umanamente accettabile.

Non è che per caso starò diventando un po' troppo sensibile?

giovedì 24 settembre 2009

Golfino

Torno alla scrittura, speriamo più regolarmente rispetto agli ultimi tempi, e per farlo mi invento una nuova rubrica, intitolata "Impossibile farne a meno!"

Di cosa si parla?

Ovviamente di quegli oggetti indispensabili per un'adeguata qualità della vita nel XXI secolo, oggetti che ciascuno di noi dovrebbe conoscere e possedere, per potersi definire un uomo (o una donna) al passo coi tempi.

Per le prima puntata, parliamo di un oggetto high-tech dell'esistenza del quale sono venuta a conoscenza per un fortuito caso del destino, grazie ad una meritoria trasmissione di televendite.
Il TG5.

L'oggetto in questione è un nuovo telefonino che, oltre alle normali funzioni di un cellulare (fotografare, controllare Facebook, guardare film, giocare a Puzzle Bubble), ti fornisce anche un utilissimo software in grado di consigliarti le mosse migliori durante una partita a golf.

Giuro che è vero.

E io mi chiedo: ma come ho fatto a vivere fino ad ora senza un telefono che mi sapesse dire come vincere una partita a golf?

E una cosa che, se ci pensi, ti domandi che senso possa aver avuto la tua esistenza.

E ti rispondi: nessuno, ovviamente.

Purtroppo, non avendo sentito la televen...pardon, il servizio in toto, non ho segnato la marca del preziosissimo oggetto, nè so se sia già reperibile sul mercato, ma siate certi che mi aggiornerò quotidianamente per essere sicura di non lasciarmelo scappare.

Chissà se funziona anche per le partite a golf con Wii Sport e Wii Sport Resort...

domenica 13 settembre 2009

Il volto della Pace

Riemergo dagli abissi della non voglia di scrivere per parlare di un fatto che mi ha colpito.

Ieri stavo stranamente girellando nei canali televisivi, quando mi sono imbattuta nella trasmissione su Rai Uno, in diretta dal Duomo di Milano, dei funerali di stato di Mike Bongiorno.

Certo, non posso negare che la notizia della sua morte in un certo qual modo mi avesse colpito: in fondo, da sempre siamo tutti abituati a vederlo in televisione e fa strano pensare che non sarà più così.

Però, tutto il can can mediatico che è seguito alla sua morte, funerali di stato trasmessi in diretta compresi, mi sembra un tantino un'esagerazione.

Soprattutto se si considera che un'altra morte, avvenuta circa una settimana prima, è praticamente passata inosservata sui media nazionali.

Sto parlando della morte di Teresa Sarti.

Brevemente, per chi non sapesse di chi si tratta, vi dirò solo che, nel 1994, con il marito Gino Strada, fondò Emergency, un'associazione no-profit che si occupa delle vittime delle guerre in tutto il mondo.

Ecco, senza nulla togliere a Mike Bongiorno, io credo che Teresa Sarti avrebbe meritato molto di più l'unanime cordoglio della nazione e i funerali di stato.

Forse, però, non avrebbe voluto niente di tutto questo, perchè nella sua vita non si è certo occupata dei riflettori o della gloria personale.

E non meritava le false lacrime di gente che sarebbe andata ai suoi funerali solo per mettersi in mostra, senza nemmeno sapere quello che fa ogni giorno l'associazione di cui la signora Strada era presidente.

Meglio il ricordo sincero e commosso di chi l'ha conosciuta, come quello che le ha dedicato uno dei più caustici vignettisti italiani, che, per una volta, con una sua vignetta, invece di farmi fare una cinica risata, mi ha fatto venire un nodo alla gola.

La vignetta la pubblico qui, per chi non avesse avuto la fortuna di vederla e in omaggio a Teresa, una persona che tutti dovremmo ringraziare per l'esempio che ci ha dato e senza la quale ora il mondo è sicuramente più povero.



venerdì 21 agosto 2009

Dipendenze

Di nuovo mi trovo a dover rassicurare i miei (pochissimi) lettori che non sono ancora stata rapita dagli alieni.

Solo, mi resta sempre poco tempo libero per dedicarmi al blog.

Non che abbia trovato lavoro o abia una vita sociale così intensa da non saper più dove girarmi.

Niente di tutto questo.

E' che, da quando è arrivato, non riesco più a staccarmene.

Per ore e ore continuo a ripetermi: sì, ora vado, ho da fare.
E a rispondermi: ancora cinque minuti.

Sicuramente tutti l'avete già capito, o almeno l'hanno capito quelli che, come me, l'hanno conosciuto.

Sto parlando di lui:


Comunque, non c'è problema: prima o poi cresco.

In fin dei conti, sarà almeno un decennio che mi ripeto questo mantra...

mercoledì 12 agosto 2009

Tradizioni

Non ho niente di particolarmente interessante da scrivere oggi.

Non che di solito scriva cose particolarmente interessanti, ma oggi non ho proprio niente da scrivere.

Scrivo comunque perchè, anche nel mio vecchio blog, era tradizione che oggi mi facessi gli auguri, in quanto oggi cade il...

13° anniversario del mio 18° compleanno!!!!

Tanti auguri a me!!!!

Per chi volesse farmi un regalo, sempre ben accetta la schedina vincente del Superenalotto, ma anche il TIR di palline da ping pong.

lunedì 10 agosto 2009

Una notte magica

Oggi, 10 agosto, ricorre la memoria di San Lorenzo.

Fin qui sembra l'almanacco del giorno o il calendario di Frate Indovino.

Ricordare il giorno e il santo di oggi, in realtà, significa parlare del fenomeno astronomico correlato, ovvero la pioggia di stelle cadenti che questa notte dovrebbe tenere molta gente con il naso all'insù, specie considerando il fatto che si crede che le stelle cadenti avverino i desideri e considerato anche che il sei al Superenalotto non è ancora uscito.

Curiosamente, pochi sanno che la pioggia meteorica, originata dallo sciame delle Perseidi, ha il suo vero culmine non attorno al 10, bensì al 12 agosto.

Questo spostamento si ritiene sia dovuto al fenomeno astronomico noto come precessione degli equinozi, mentre invece si è verificato non molti anni fa, perchè le Perseidi hanno voluto onorare la nascita della sottoscritta, avvenuta appunto il 12 agosto.

Lasciando perdere però queste basilari nozioni scientifiche, torniamo ad occuparci della credenza popolare secondo la quale il desiderio espresso osservando una stella cadente è destinato ad avverarsi.

Magari avrà poco fondamento scientifico, ma vale la pena tentare, quanto meno perchè, a differenza della schedina del Superenalotto, non costa proprio nulla.

Quindi, che cosa potrei mai chiedere alle mie stelle?

Vediamo, potrei chiedere...

...

...ci sono!

La pace nel mondo!

Mmmmhhh.

Forse è un po' troppo, anche per le stelle. E poi potrebbero pensare che voglio partecipare a Miss Italia.

No, meglio volare un po' più bassi e chiedere qualcosa di più facilmente realizzabile..

Chiederò...

...

...un telegiornale che riporti notizie vere invece di servizi sull'emergenza afa o sul grande esodo...
...un programma telesivo preserale dove non si veda neanche un culo...
...un posto di lavoro dove chi si impegna e lavora bene viene premiato e chi cazzeggia e fa lo stronzo viene cacciato...
...un governo di persone oneste che si impegnano per il bene del Paese e non per il proprio tornaconto...

...

...va beh, torno alla pace nel mondo, mi sa che ho più speranze.

giovedì 6 agosto 2009

Studi profondi

No, non sono stata rapita dagli alieni.
Almeno, non ancora.

Non sono nemmeno persa nei meandri del lavoro, visto che è terminato anche prima del previsto, per mia fortuna e spero anche per la fortuna di altri.
Sarebbe una lunga storia, ma non mi va di raccontarla, nè ora, nè più avanti.

Dicevo, sono ancora viva.

E sto studiando.

Cosa?

Beh, quello che stanno studiando più o meno tutti gli italiani, cioè il modo per vincere al Superenalotto.

Io, per essere come sempre originale e fuori dal coro, sto studiando il modo per vincere senza giocare, visto che al gioco non ho mai avuto molta fortuna in vita mia.

Quindi, invece di compilare la classica schedina, attendo pazientemente che mi appaia una visione mistica e mi consegni una schedina già giocata e, ovviamente, vincente.
Certo, potrei limitarmi ad aspettare una visione mistica che mi enunci i numeri fortunati e poi andarli a giocare personalmente nella ricevitoria più vicina, ma perchè faticare?
Tanto vale aspettare il servizio completo.

Nel frattempo, penso a come investire i 119 milioni di euro del premio: non so se realizzare il mio vecchio sogno di comperare il Lichtenstein o puntare su qualcosa di nuovo, come un tir di palline da ping pong.

Non per giocarci (a meno di ordinare anche un tavolo, due racchette e un posto dove mettere il tutto).

Solo per vedere la faccia dell'autista del tir che me le consegna.

sabato 25 luglio 2009

Assenza giustificata

Mi rendo conto di essere sparita da un po' di giorni, ma ho un'ottima scusante: devo riprendermi da un attacco di acuta depressione.

Infatti, non ho nemmeno fatto in tempo a confessare la mia nuova, insana passione per la versione tedesca di Tempesta d'amore, che ho dovuto smettere di guardarla.

Il motivo?

L'orario di programmazione casalinga-disperata-style, ovvero tra le 15.15 e le 16, con una precisione maniacale che solo i tedeschi possiedono.

Purtroppo, ad un simile orario, ora sono in ufficio, perchè da martedì scorso ho trovato ufficialmente un lavoro dopo quasi quattro mesi di ferie non programmate (leggasi anche: disoccupazione).

E qui si pone un altro motivo che accentua il mio problema depressivo: il tag di cui questo post fa parte, infatti, era stato creato appositamente per documentare l'assurda odissea giornaliera della ricerca di un lavoro, e invece ora si ritrova morto praticamente neonato.

Vabbè, mi consolo pensando che la soap tedesca, volendo, la potrei vedere anche nei video che il sito del canale televisivo pubblica giornalmente su internet, anche se, devo ammettere, spero di non cadere in un simile tunnel, perchè sarebbe davvero troppo perfino per me.

Mi dispiace di più per il mio tag Work in Progress.

Pazienza, lo tengo in stand-by.

Hai visto mai che non mi rinnovino il lunghissimo contratto di un mese e mezzo che mi hanno fatto, posso sempre ricominciare a scriverci a settembre.

domenica 19 luglio 2009

Le confessioni di una soapaholic

Ogni promessa è debito.

Eccomi quindi, in questa domenica di (forse) estate, mentre non ho un cazzo da fare (o, costruendo meglio la frase: non ho voglia di fare un cazzo), a raccontarvi come nacque l'ultima delle mie perversioni.

A mia parziale giustificazione potrei dire che, almeno inizialmente, non è stata colpa mia.

Infatti, ho cominciato a seguire Tempesta d'Amore lo scorso anno per colpa di mamma Molly.

Spiegazione.

Ad aprile dell'anno scorso ho cambiato lavoro: chi seguiva il mio vecchio blog sa già tutto (sempre che se lo ricordi), agli altri dico che sono passata dagli improponibili orari lavorativi di un'addetta di un cinema multiplex (sere e weekend, principalmente) ai normali orari di una qualsiasi impiegata d'ufficio (8.30 - 17.30), ritrovandomi quindi a casa durante l'ora di cena, cosa che, nei precedenti quattro anni, capitava forse una volta al mese (ma anche meno).
E proprio durante l'ora di cena, mia mamma aveva iniziato da qualche tempo a seguire questa soap opera tedesca (per la precisione, bavarese) attirata dalle fugaci visioni di ameni paesaggi montani che passavano tra una scena e l'altra.
Potete immaginare la mia prima reazione: già la soap non è quello che si potrebbe definire un programma di alto livello culturale, in più non riuscivo nemmeno ad immaginare i compassati, precisi e freddi germanici alle prese con le passioni sentimentali struggenti e melense che sono le fondamenta di ogni soap.
Vista la mia passata esperienza in materia di soap opera (cinque o sei anni nel tunnel di Vivere, dal quale ero uscita da poco), avrei dovuto sapere come sarebbe andata a finire.
Il tempo di capire le parentele, le relazioni, chi stava con chi, chi si era lasciato, chi si era ritrovato, chi si era ripassato quello e chi quell'altro, ed ecco fatto: forse un mese, forse anche meno, ed ero già inesorabilmente nel vortice, senza speranza di uscita.

Fin qui, però, tutto sommato, si tratterebbe di un peccato veniale: in fondo, tutti abbiamo i nostri guilty pleasures, ed è probabilmente meglio guardare Tempesta d'Amore, che non Studio Aperto.

Non fosse che, nella mia nuova accogliente magione dove da qualche mese dimoro, è presente un decoder che permette di vedere i canali via satellite da tutto il mondo.

E cosa sono andata a cercare?

Magari qualche importante canale di news, che mi tenesse aggiornata sull'attualità, qualche canale di approfondimenti culturali, qualche interessante canale tematico dedicato a documentari storici?

Figuriamoci: ho trovato il canale tedesco che trasmette la famigerata soap in Germania (per chi fosse interessato ad approfondire si veda il sito ufficiale di Sturm der Liebe).

All'inizio non ci ho pensato nemmeno, vista la mia simpatia per una lingua che ho studiato per cinque anni al liceo e ho cercato di dimenticare in molto meno tempo finita la scuola.

La scorsa settimana, però, mi sono imbattuta in una puntata, e non ho potuto fare a meno di fermarmi a vedere cosa succedeva, meravigliandomi tra l'altro che le mie scarse conoscenze di tedesco mi fossero sufficienti per capire a grandi linee l'andamento della storia.
E scoprendo, con un centinaio di puntate di anticipo rispetto a quelle trasmesse in Italia, che si era arrivati ad un punto cruciale e molto più interessante di quello al quale eravamo arrivati qui.

E questa scoperta è stata la mia fine.

mercoledì 15 luglio 2009

Preferenze

Eppure era una giornata così normale.

Me ne stavo tranquilla al computer, cercando il video della puntata di ieri di Tempesta d'Amore in tedesco che purtroppo avevo perso.

- Inciso. Giuro che prima o poi confesserò tutto su questa mia incomprensibile perversione. Fine inciso -

Dicevo, ero lì che guardavo tranquilla, quando mi sono fatta prendere da scrupoli di coscienza.
Mi sono detta: ma è possibile che, a trent'anni suonati, veleggianti rapidamente verso i trentuno, passi il mio tempo guardando un soap opera bavarese in lingua originale, invece che tenermi informata su ciò che accade nel mondo?

Presa dal rimorso, non ho potuto fare altro che aprire un sito di un giornale on-line per aggiornarmi sugli importanti avvenimenti che tengono banco nel mondo reale.

E mi sono imbattuta in quest'articolo.

Ecco, io credo che non ci sarebbe nemmeno bisogno di commentare, ma forse ci sarebbe bisogno di spiegare a questo "signore" (si fa per dire) che in un Paese normale probabilmente starebbe in galera e che la gente onesta quei soldi lì se li sogna di notte.
Se proprio gli fanno schifo, potrebbe darli a me che sono disoccupata, o a un ricercatore che va avanti a contratti di un mese per quella cifra, o ancora ad un operaio padre di famiglia con mutuo sulle spalle che è in cassa integrazione o magari ha addirittura perso il posto.

E mi fermo qui, altrimenti rischio la chisura del blog per abuso di parolacce e insulti.

Sapete cosa vi dico?

Che se questa è la realtà sulla quale dobbiamo tenerci aggiornati, torno a guardare la mia soap opera tedesca.

Perchè, per quanto possa essere stronza e cattiva all'ennesima potenza, vi garantisco che preferisco infinitamente Barbara Von Heidenberg a Clemente Mastella.

domenica 12 luglio 2009

La strage degli innocenti

Dovrei scrivere qualcosa, visto che da un po' di giorni sono assente da qui e potrei rischiare di far morire questo blog molto più velocemtne del vecchio.

Il problema è che ho la testa completamente vuota.

Non che di solito ci sia granchè, visto che il mio unico neurone sopravvissuto alla selezione naturale passa la sua vita su un atollo polinesiano.

Solo che oggi mi sa che si sente proprio l'eco nella scatola cranica.

Forse svuoto la testa di proposito, per non pensare all'efferato delitto consumatosi sul balcone di casa questo pomeriggio: la potatura delle mie meravigliose cascate di petunie (anzi, per essere precisi, di surfinie).

L'Eroe, infatti, ha scoperto su internet che, se si ranzano senza pietà le piante a metà luglio, in piena fioritura, poi continueranno a rifiorire fino ad ottobre e magari ricresceranno anche l'anno prossimo.

E così oggi si è compiuta la tragedia: la strage di innocenti rametti, spesso fioriti, talvolta con boccioli.

Spero almeno che il massacro porti i risultati sperati.

Altrimenti, la prossima volta che mi ritroverò in veste di parrucchiera con in mano la chioma dell'Eroe, farò fare ai capelli la stessa fine dei boccioli delle surfinie.

mercoledì 8 luglio 2009

Quando si dice: che mattone, questo libro!

Ho deciso di dare a questo blog una svolta più seria ed impegnata, con uno sguardo al mondo che ci circonda e all'attualità: non si può continuare a ignorare tutto quello che succede intorno a noi, lasciando la testa vagare tra le nuvole e le torri del castello di Hogwarts...

...oh, a proposito, mercoledì esce il sesto film della saga di Harry Potter, ho già prenotato i biglietti (purtroppo per venerdì) nel cinema più figo della zona!

Scusate, una lieve ricaduta.

Dicevo, torniamo all'attualità e occupiamoci di questioni più importanti, come ad esempio il vertice del G8 che si sta svolgendo a L'Aquila.

La notizia più importante dell'incontro è certamente questa: a tutti i leader presenti è stato regalato un libro su Antonio Canova e la bellezza.

La copertina di tale libro è in marmo di Carrara, per un peso totale di 24 Kg a volume.

Non proprio pratico da mettere in borsa e leggere durante gli spostamenti in metropolitana.

Spero che l'anno prossimo si possa trovare in edizione economica superpocket, magari con la copertina in laminato Ikea simil-pietra effetto marmo, così lo compro anche io.

martedì 7 luglio 2009

I mirabolanti progressi della scienza moderna

Curiosando qua e là nella rete alla ricerca di una qualche fonte di ispirazione per scrivere, mi sono imbattuta in un articolo della sezione scienze sulla versione online di un noto quotidiano.

Vi si menzionava una ricerca, effettuata da uno scienziato svedese e da una professoressa danese, che mostrava che i maschi fighi si riproducono più difficilmente e sono pessimi papà.
Certo, nell'articolo era scritto tutto in maniera più dettagliata e con una terminologia un filino più scientifica (ma nemmeno così tanto), però ho cercato di riassumere la cosa nel modo più efficace.

Su questo studio mi sono sorte alcune perplessità.

La prima riguarda la minor riproduttività dei maschi fighi: non è affatto detto che sia uno svantaggio.
Immaginate infatti di dire ad una giovin fanciulla: puoi scegliere se fare sesso con Brad Pitt o con Calderoli, però nel caso di Brad Pitt hai meno possibilità di restare incinta.
Ecco, non credo sia necessario aggiungere altro.

La seconda perplessità è data dal fatto che lo studio è stato effettuato sugli scarafaggi e non sugli uomini.

Ora, io sono d'accordo nel dire che, in molti casi, vi siano affinità enormi tra i maschi umani e i maschi scarafaggi, anzi, talora gli scarafaggi possono risultare infinitamente più gradevoli.

Quello che proprio vorrei cercare di capire è: ma quali sono le caratteristiche che distinguono uno scarafaggio figo da uno brutto?
Lo scarafaggio figo mette per caso il gel sulle antenne, ha le ali marchiate D&G e usa come dopobarba quello per l'uomo (o meglio, lo scarafaggio) che non deve chiedere mai?
L'altro invece si mette le dita nel naso e puzza di fogna?

E, ammeso e non concesso di aver distinto i due scarafaggi (anche dal fatto che quello sfigato porta i calzini bianchi), come fai a capire che uno è un bravo papà e l'altro no?
Forse lo scarafaggio figo è un cattivo papà perchè fa tardi tutte le notti in discoteca a rimorchiare scarafagge, mentre l'altro, che tanto non rimorchierebbe nemmeno una blatta, sta a casa a cantare la ninna nanna agli scarafaggini.

Comunque sia, bisogna considerare che, tutto sommato, esistono studi per appurare se i picchi soffrano o meno di mal di testa o quale sia il ruolo degli armadilli nello spostamento dei reperti archeologici in un sito di scavo (rispettivamente, Premio Ig-Nobel per l'Ornitologia 2006 e per l'Archeologia 2008).

Quindi, evitiamo di puntualizzare sui dettagli.

E ricordiamoci sempre che, in caso di desiderio di maternità, è meglio evitare gli scarafaggi biondi con gli occhi azzurri.

lunedì 6 luglio 2009

Constatazioni

Oggi non sono andata a Orio Center a fare shopping come avevo progettato.

Ho preferito rimanere a casa perchè avevo un mucchio di roba da stirare, un po' di mestieri da fare e un sacco di cazzate sparse per tutto l'appartamento alle quali trovare un posto.

Mi sa che sto invecchiando.