lunedì 29 giugno 2009

Una nuova carriera alle porte!

Non sono mai stata capace di prendermi cura dei miei capelli.

Non nel senso che non li lavo, intendiamoci: anzi, probabilmente li lavo anche troppo, ma preferisco evitare di doverli strizzare e ricavarci l'olio per il motore della macchina.

Non me ne so prendere cura nel senso che non ho dimestichezza con tutti quegli aggeggi inventati per stirare, arricciare, piegare o acconciare la preziosa chioma.

Il destino benevolo, però, ha fatto sì che io fossi dotata di una semplice capigliatura spaghettiforme, di quelle che, per quanto impegno ci si possa mettere, non si possono obbligare a cambiare la loro natura.

Quindi, per quanto mi riguarda, è sufficiente tenere i capelli abbastanza lunghi da evitare di dover forgiare una qualsiasi piega che non sia la fluente e informe cascata.

La mia unica incombenza è quella di pettinarli regolarmente, per evitare la formazione di pericolosi nidi di rondine.
Per il resto, durante i periodi di caldo, posso tranquillamente mandare in vacanza il phon, tanto il fatto di asciugare all'aria non li porta ad assumere alcuna caratteristica diversa dal solito.

Ecco perchè questa mattina, quando il mio Eroe ha desiderato che gli spuntassi la chioma che, per lui, aveva raggiunto lunghezze insopportabili, mi sono sentita in dovere di metterlo in guardia sui possibili danni che avrei potuto fare cimentandomi in un'impresa inedita come quella di parrucchiera di fiducia.

Incurante del pericolo, ma soprattutto conscio di avere davanti a sè una settimana di ferie per far ricrescere i capelli in caso di catastrofe naturale, l'Eroe ha posto la sua testa e un paio di foribici nelle mie mani e mi ha lasciato carta bianca, probabilmente ripassando mentalmente la sua collezione di cappellini che gli avrebbero permesso di uscire di casa comunque.

E così, armata solo del mio estro artistico, mi sono cimentata nell'impresa e, non so se per fortuna con la C maiuscola o se per talento (molto) nascosto, il risultato non è stato l'attesa ecatombe, ma ha perfino passato l'esame della suocera, che di solito sui capelli del figlio è incontentabile.

A questo punto, si è imposta una riflessione.

Cioè, non so se rendo l'idea, ma io da tre mesi cerco lavoro, spedisco curricula anche per i posti più impensati e non vengo presa in considerazione nemmeno per fare la cassiera al supermercato o per lavorare di nuovo in un cinema.

Potrei intraprendere una nuova, inedita carriera, alla quale non avevo mai pensato: la parrucchiera.

L'unico problema è che un'oretta abbondante per spuntare un paio di centimetri di capelli, forse, è un po' troppo.

Specie se si è fatto tutto tagliando a caso e cercando di rimediare, sempre a caso, nei punti in cui si notavano preoccupanti scalini.

4 commenti:

  1. perchè non hai parlato delle orecchie dell'Eroe?!? ce le ha ancora oppure abbiamo un novello Mr.Spock?!?

    PS: ecco perchè la primavera non è arrivata e l'estate è ancora alle porte! tu e le tue manie di devastare i nidi di rondine! Vergogna! :p

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  2. Le orecchie ci sono ancora, non in versione Mr. Spock (non sono ancora così brava da fare la sfumatura appuntita vulcaniana): per ora si è dovuto accontentare di una versione Legolas, un po' meno appuntita, ma sempre molto trendy, visto che è un taglio che ha osato perfino Orlando Bloom. P.S. L'estate non è più alle porte ormai: secondo me si è stancata di bussare dopo l'ultimo temporale. :P

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  3. hihihihi...non sarebbe una cattiva idea...c'è sempre tempo...

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  4. Eh, se proprio non trovo altro, continuo ad esercitarmi sulla mia vittima e poi mando i curricula...magari qualcuno mi prende!

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