Ogni promessa è debito.
Eccomi quindi, in questa domenica di (forse) estate, mentre non ho un cazzo da fare (o, costruendo meglio la frase: non ho voglia di fare un cazzo), a raccontarvi come nacque l'ultima delle mie perversioni.
A mia parziale giustificazione potrei dire che, almeno inizialmente, non è stata colpa mia.
Infatti, ho cominciato a seguire
Tempesta d'Amore lo scorso anno per colpa di mamma Molly.
Spiegazione.
Ad aprile dell'anno scorso ho cambiato lavoro: chi seguiva il mio vecchio blog sa già tutto (sempre che se lo ricordi), agli altri dico che sono passata dagli improponibili orari lavorativi di un'addetta di un cinema multiplex (sere e weekend, principalmente) ai normali orari di una qualsiasi impiegata d'ufficio (8.30 - 17.30), ritrovandomi quindi a casa durante l'ora di cena, cosa che, nei precedenti quattro anni, capitava forse una volta al mese (ma anche meno).
E proprio durante l'ora di cena, mia mamma aveva iniziato da qualche tempo a seguire questa soap opera tedesca (per la precisione, bavarese) attirata dalle fugaci visioni di ameni paesaggi montani che passavano tra una scena e l'altra.
Potete immaginare la mia prima reazione: già la soap non è quello che si potrebbe definire un programma di alto livello culturale, in più non riuscivo nemmeno ad immaginare i compassati, precisi e freddi germanici alle prese con le passioni sentimentali struggenti e melense che sono le fondamenta di ogni soap.
Vista la mia passata esperienza in materia di soap opera (cinque o sei anni nel tunnel di Vivere, dal quale ero uscita da poco), avrei dovuto sapere come sarebbe andata a finire.
Il tempo di capire le parentele, le relazioni, chi stava con chi, chi si era lasciato, chi si era ritrovato, chi si era ripassato quello e chi quell'altro, ed ecco fatto: forse un mese, forse anche meno, ed ero già inesorabilmente nel vortice, senza speranza di uscita.
Fin qui, però, tutto sommato, si tratterebbe di un peccato veniale: in fondo, tutti abbiamo i nostri
guilty pleasures, ed è probabilmente meglio guardare Tempesta d'Amore, che non Studio Aperto.
Non fosse che, nella mia nuova accogliente magione dove da qualche mese dimoro, è presente un decoder che permette di vedere i canali via satellite da tutto il mondo.
E cosa sono andata a cercare?
Magari qualche importante canale di news, che mi tenesse aggiornata sull'attualità, qualche canale di approfondimenti culturali, qualche interessante canale tematico dedicato a documentari storici?
Figuriamoci: ho trovato il canale tedesco che trasmette la famigerata soap in Germania (per chi fosse interessato ad approfondire si veda il sito ufficiale di
Sturm der Liebe).
All'inizio non ci ho pensato nemmeno, vista la mia simpatia per una lingua che ho studiato per cinque anni al liceo e ho cercato di dimenticare in molto meno tempo finita la scuola.
La scorsa settimana, però, mi sono imbattuta in una puntata, e non ho potuto fare a meno di fermarmi a vedere cosa succedeva, meravigliandomi tra l'altro che le mie scarse conoscenze di tedesco mi fossero sufficienti per capire a grandi linee l'andamento della storia.
E scoprendo, con un centinaio di puntate di anticipo rispetto a quelle trasmesse in Italia, che si era arrivati ad un punto cruciale e molto più interessante di quello al quale eravamo arrivati qui.
E questa scoperta è stata la mia fine.