domenica 12 luglio 2009

La strage degli innocenti

Dovrei scrivere qualcosa, visto che da un po' di giorni sono assente da qui e potrei rischiare di far morire questo blog molto più velocemtne del vecchio.

Il problema è che ho la testa completamente vuota.

Non che di solito ci sia granchè, visto che il mio unico neurone sopravvissuto alla selezione naturale passa la sua vita su un atollo polinesiano.

Solo che oggi mi sa che si sente proprio l'eco nella scatola cranica.

Forse svuoto la testa di proposito, per non pensare all'efferato delitto consumatosi sul balcone di casa questo pomeriggio: la potatura delle mie meravigliose cascate di petunie (anzi, per essere precisi, di surfinie).

L'Eroe, infatti, ha scoperto su internet che, se si ranzano senza pietà le piante a metà luglio, in piena fioritura, poi continueranno a rifiorire fino ad ottobre e magari ricresceranno anche l'anno prossimo.

E così oggi si è compiuta la tragedia: la strage di innocenti rametti, spesso fioriti, talvolta con boccioli.

Spero almeno che il massacro porti i risultati sperati.

Altrimenti, la prossima volta che mi ritroverò in veste di parrucchiera con in mano la chioma dell'Eroe, farò fare ai capelli la stessa fine dei boccioli delle surfinie.

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